CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
DON TONINO BELLO ODV
c/o Consulta del Volontariato e delle Associazioni della Romagna Faentina ODV, Via Laderchi, 3 - 48018 Faenza (RA) Tel. 0546 27206 - Fax 0546 665890
CODICE FISCALE: 90011240398
conto corrente bancario: IT23Y0501802400000016967242 (c/o Banca Popolare Etica Filiale di Bologna)
Satispay: C. di documentazione don Tonino Bello
Iscritta al RUNTS n. Repertorio 84512
Cod. Ateco: 949990 (Attività di altre organizzazioni associative non altrimenti classificate)


BIBLIOTECA-EMEROTECA-VIDEOTECA
Codice ISIL: IT-RA0114 - Codice ISTAT: ERRA0080

ORARI APERTURA (periodo:  1 ottobre – 31 maggio):
giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15 alle 18.00;
sabato dalle 15.30 alle 18.30

(per il periodo: 1 giugno - 30 settembre vedi orario Consulta del Volontariato e delle Associazioni della Romagna Faentina ODV)

Prestito, restituzione e consultazione del materiale esposto in modalità "self service"
o previo accordi tramite email


CATALOGO
Centro di Documentazione don Tonino Bello odv

ULTIMI INSERIMENTI

Il prestito è aperto a tutti, è gratis
e può essere richiesto anche per posta elettronica

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CATALOGO
BIBLIOTECA CENTRO MISSIONARIO
FAENZA

"E' naturale che la gente comune non voglia la guerra.
Ma il popolo può sempre essere allineato sulle direttive di chi comanda.
E' facile.
Tutto quello che devi fare è dire loro che sono attaccati,
e denunciare i pacifisti di essere anti-patriottici e di volere esporre il paese al pericolo.
Funziona in qualsiasi paese".
Hermann Goering, gerarca nazista


UN  SABATO  PER
tutti i sabati da ottobre a maggio
dalle 15.30 alle 18.30
presso la sede del Centro Documentazion
e



MARCIA DELLA PACE DELLA ROMAGNA

domenica 6 ottobre 2024


DOMENICA 2 GIUGNO 2024
FESTA DELLA REPUBBLICA CHE RIPUDIA LA GUERRA

MOSTRA
dal 2 al 5 GIUGNO
Orario: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18
chiuso il pomeriggio del 2 giugno
Voltone della Molinella - Palazzo comunale - Faenza
 INAUGURAZIONE
DOMENICA 2 GIUGNO ALLE ORE 11
Visita alla lapide dei Costituenti Nenni e Zaccagnini in piazza Nenni




24 febbraio 2024
Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il
CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA
“Fermiamo la criminale follia delle guerre!”
“L’Italia deve dire basta alla guerra!”

a Faenza dalle 9 alle 13 un presidio in piazza della Libertà,
nel quale a turno volontari delle associazioni aderenti leggeranno brani, lettere e testimonianze sul tema Pace

 a Ravenna ore 15 seminario Fari della Pace sala convegni Autorità Portuale Via Antico Squero, 31
ore 17,30 corteo da Autorità portuale a Piazza del Popolo






GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
1° GENNAIO 2024
Intelligenza artificiale e pace

ore 15.30 - Chiesa di San Francesco - Faenza
Approfondimenti con esperti

ai presenti sarà consegnato il Messaggio del Papa
e potranno porre domande ai relatori

Centro di documentazione don Tonino Bello e la Parrocchia di San Francesco


CESSATE IL FUOCO!

MARCIA DELLA PACE E DELLA FRATERNITÀ
Assisi, domenica 10 dicembre 2023


CUSTODIRE IL CREATO COSTRUENDO LA PACE
13^ Giornata dialogo interreligioso
22^ Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico


Faenza, settembre-ottobre 2023



LA PACE E' LA VITTORIA
DI CUI ABBIAMO BISOGNO


Europe for Peace promuove mobilitazioni nelle città italiane ed europee a un anno dall’invasione dell’Ucraina
per chiedereil cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti.

A Faenza le associazioni riunite in Overall Faenza Multiculturale
aderiscono alla giornata nazionale di azione “Fermiamo la guerra in Ucrain. Un anno di guerra è troppo!
proponendo le seguenti iniziative: 

Venerdì 24 febbraio 2023
dalle 18,00 alle 20,30
in piazza della Libertà a Faenza sit-in 

ore 20,45
Circolo Prometeo Vicolo Pasolini, 6
Emergenza Ucraina un anno dopo…
Conferenza con il prof. Francesco Privitera
Università di Bologna




“IL PAESE DELLE ARMI. FALSI MITI, ZONE GRIGIE
E LOBBY NELL’ITALIA ARMATA”

di Giorgio Beretta (Edizioni Altreconomia) con la partecipazione dell’autore

Giovedì 16 febbraio 2023, alle ore 20.30

c/o presso la Casa del Teatro, via Oberdan 9/A Faenza (Ra)

Emergency Gruppo Territoriale di Faenza

L’evento è promosso da OPAL Brescia in collaborazione con le seguenti associazioni di Faenza: Centro di documentazione "Don Tonino Bello",
Circolo Arci Prometeo, Gruppo locale Emergency, SOS Donna, Teatro Due Mondi.

L’iniziativa è realizzata con l’adesione della rete Overall – Faenza Multiculturale



CAMMINATA PER LA PACE
1° Gennaio 2023

1° gennaio è la Giornata Mondiale della Pace. Il titolo del Messaggio diffuso per l’occasione dal Papa è: “Nessuno può salvarsi da solo”.
Nell’occasione, la Diocesi propone una Passeggiata per la Pace in luoghi simbolici della città di Faenza. Il ritrovo è alle ore 16
presso il Seminario, in viale Stradone, 30.
Parteciperanno al corteo ucraini e russi e fedeli di diverse religioni. Alle ore 18 in Cattedrale la messa celebrata dal vescovo Mario Toso





per partecipare alla manifestazione nazionale per la pace che si terrà a Roma il 5 novembre 2022
telefonare al centralino della CGIL di Faenza 0546 699611 per prenotare un posto nel pullman che partirà da Faenza





Le associazioni della rete Overall Faenza Multiculturale aderiscono e organizzano un sit-in
Sabato 22 ottobre 2022 dalle 9,00 alle 12,30, in piazza della Libertà a Faenza,
con l’invito a portare solo bandiere della pace





MARCIA DELLA PACE DELLA ROMAGNA
DOMENICA 9 OTTOBRE 2022



La marcia è al suo decimo anniversario ed è dedicata ad Annalena Tonelli, missionaria laica forlivese, padre Ernesto Balducci
paladino dell’obiezione di coscienza e in ricordo di Katia Zattoni che la promosse.
La Marcia della Pace della Romagna è organizzata dal Centro per la Pace di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì,
con gli altri enti locali e realtà associative e di volontariato sempre della Romagna.
La Marcia per la pace della Romagna si inserisce nella tradizione delle iniziative preparatorie alla Perugia-Assisi.

 Le motivazioni della marcia 2022

Quattro impegni concreti per non cedere alla logica del ricatto fra subire un’aggressione o reagire con le armi
1) Chiedere alternative concrete alla gestione dei conflitti, in modo nonviolento e non armato, SOSTENERE la proposta di legge
che istituisce il “DIPARTIMENTO PER LA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA”, delineato dalla prop. di legge nr. 3484
di iniziativa popolare presentata in Parlamento nel 2015 e incardinata per la discussione il 13.02.2017
dalle Commissioni Affari istituzionali e Difesa della Camera dei Deputati.
Per informazioni e dettagli vedi il sito: www.difesacivilenonviolenta.org
2) Sostenere, a livello di Parlamento Europeo e negli organismi decisori dell’Unione Europea in tema di Difesa, la proposta
di ISTITUIRE E FINANZIARE I CORPI CIVILI DI PACE EUROPEI proposta da Alexander Langer nel 1994,
ripresa nel Rapporto Bourlanges/Martin adottato dal Parlamento Europeo il 17.05.1995, dalla Raccomandazione sui CCPE
del Parlamento Europeo B4-0791/98 del 2.02.1999 e dallo Studio di fattibilità sui CCPE di Catriona Gourlay, Isis Europe, 2004
e dal Rapporto finale sulla creazione dei CCPE, Channel Reserach, 2005. Feasibility Study on The European Civil Peace Corps,
author Catriona Gourlay, 2004 (www.isis-europe.org; www.berghof-hanbook.net) Feasibility Study on the establishment of a European
Civil Peace Corps (ECPC) (Channel Research, www.channelresearch.com)
3) Chiedere al Governo Italiano che firmi e promuova il TRATTATO DI PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI (TPNW) dell’ONU,
entrato in vigore il 22.01.2021.
ICAN = International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, ha vinto il Nobel della Pace nel 2017 (www.icanw.org)
4) Organizzare e predisporre una CAROVANA DELLA PACE (sul modello delle iniziative “Anch’io a Sarajevo” del 1992
e “Mir Sada” del 1993) con destinazione le aree di conflitto in Ucraina.
Per ulteriori informazioni: https://it-it.facebook.com/MarciaDellaPaceRomagnalaForliBertinoro/
Centro Pace di Forlì
0543 20218 - 327 8622022
forli.centropace@gmail.com


L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA?
LE FORNITURE DI ARMI A RUSSIA E UCRAINA
E IL COMMERCIO ITALIANO DI ARMAMENTI





Sabato 9 aprile, alle 20.30, al Circolo Prometeo di Vicolo Pasolini, 6 a Faenza,conferenza di Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente
sulle armi leggere (Opal) e di Rete italiana pace disarmo. Beretta parlerà su: L’Italia ripudia la guerra? Le forniture di armi a Russia e Ucraina
e il commercio italiano di armamenti. L’iniziativa già inserita nel programma diocesano della Giornata della Pace di quest’anno è promosso
dal Circolo Arci Prometeo con il Gruppo Emergency Faenza e con l’adesione di Overall – Faenza multiculturale.


SE VUOI LA PACE, PREPARA LA PACE
Il prossimo sabato 26 marzo il Gruppo Emergency Faenza aderendo alla mobilitazione indetta da Emergency in tutte le città d'Italia
organizza in Piazza del Popolo dalle ore 16:30 un sit-in per promuovere la pace con " un semplice straccio di pace". Parteciperemo
raccogliendoci attorno ad un lenzuolo bianco, ed ognuno portandosi dietro una striscia di stoffa bianca, da legare al polso, ad una borsa, uno zaino,
una giacca, una bicicletta, un portachiavi…insomma ovunque purché sia stoffa bianca come quello delle lenzuola, delle bende, bianco bianco,
su cui poter scriveresopra un futuro diverso un futuro di pace.
All’iniziativa aderisce anche Overall- Faenza multiculturale (rete di associazioni che si impegna nella sensibilizzazione
a temi sociali quali Diritti Umani, Pace, Ambiente) che sarà presente in piazza del Popolo a Faenza. Chiediamo a tutte/i di partecipare individualmente
e come organizzazione. Tutti per la Pace, la Pace per Tutti!

SE VUOI LA PACE, PREPARA LA PACE


55^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE




CAMMINATA E GIORNATA DEL DIALOGO
INTERRELIGIOSO E CRISTIANO-ISLAMICO

Dal Centro di Cultura Islamico, sede della seconda fede religiosa più professata in città, a Piazza del Popolo,
punto di incontro di tutta la cittadinanza, delle sue tradizioni e culture.
Domenica andrà in scena la Camminata del Dialogo interreligioso, una lunga camminata dalle porte della città, in via Galvani,
fino al centro storico. Partenza alle 14.45. Arrivo alle 17.30. Sarà la celebrazione dell’undicesima giornata del dialogo interreligioso
e la ventesima giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico. La camminata toccherà i principali luoghi legati alle religioni presenti
all’interno della città come le chiese evangeliche, le chiese della comunità ortodossa o la pietra di inciampo dedicata alla memoria di Amalia Fleischer.
Ultimo passaggio di fronte alla cattedrale di Faenza. Al termine della camminata, in piazza, si terranno interventi delle diverse comunità religiose
accompagnati dalla musica live con Onderadio.



LA PROFEZIA DELLA POVERA PACE

In occasione degli 800 anni della bolla papale "Significatum est", importante documento storico con cui si attesta la presenza e l'impegno per la pace
dei francescani di Faenza, le fraternità francescane faentine e una serie di associazioni propongono il ciclo di incontri " La profezia della povera pace".
Nei 3 incontri (8, 15, 21 ottobre) si parlerà con autorevoli ospiti del contesto storico in cui nacque il documento,
della testimonianza di pace dei francescani allora e oggi, del rapporto di Dante con il messaggio francescano.

venerdì 8 ottobre 2021 - (ore 20.30) - La predicazione di pace di San Francesco.
Pietro Maranesi, cappuccino, professore di Storia e Teologia francescana e medievale.
Anna Pia Viola, teologa

venerdì 15 ottobre 2021 - (ore 18.30) - Significatum est. Il peso di una bolla papale.
Franco Cardini,
storico e saggista italiano, specializzato nello studio del Medioevo

giovedì 21 ottobre 2021 - (ore 20.30) - Dante e il movimento francescano. La profezia della povera pace.
Nicolò Maldina, professore dell'Università di Bologna





L'INUTILE E INCOSTITUZIONALE GUERRA IN AFGHANISTAN E' FINITA

Secondo i dati più recenti del progetto Costs of War della Brown University, risulta che circa 241 mila persone sono rimaste uccise,
mentre altre centinaia di migliaia, per lo più civili, sono morte a causa della fame, delle malattie e delle ferite causate dalle devastanti violenze
causate dalla guerra.

Anche le donne, i cui diritti civili sono stati spesso sbandierati come una delle ragioni dell’invasione, hanno pagato un prezzo pesantissimo,
con oltre 3.000 morti e 7.000 feriti dal 2010, e con un bilancio particolarmente pesante di 390 decessi registrati solo nel 2020
(fonte Emergency)

In 20 anni, all'Italia è costata la vita a 54 e la salute a un numero imprecisato di militari, mentre ai contribuenti almeno 8,7 miliardi di €
(Fonte: www.milex.org)


venerdì 22 gennaio 2021
entra in vigore il
Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari



a Faenza
dalle ore 10 manifestazione a fianco della Fontana Monumentale
alle ore 12 suonano le campane della Torre dell'Orologio e dei campanili delle chiese
in serata i due loggiati di piazza del Popolo sono illuminati con la luce blu delle Nazioni Unite



MESSAGGIO DELLA 54^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

@diocesidifaenzamodigliana


Dialogo interreligioso e cristiano islamico

il video della conferenza online di dialogo cristiano islamico di venerdì 6 novembre con fratel Ignazio de Francesco
il prossimo appuntamento venerdì 13 novembre con Hassan Samid sarà visibile in diretta
sulla pagina Facebook del Comune di Faenza

Venerdì 6 e 13 novembre: Un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale

Due conferenze per presentare lo stesso tema a partire dalle rispettive tradizioni religiose.


CATENA UMANA PERUGIASSISI
Per partecipare da Riolo Terme, Castel Bolognese, Faenza

Istruzioni degli organizzatori ai partecipanti

La PerugiAssisi dell'11 ottobre
diventa una Catena Umana di 25 km

le norme anticovid ci impediscono di svolgere manifestazioni in movimento,
ma non possono fermare il nostro impegno per la pace.
Perché la pace non può aspettare.

Domenica 11 ottobre la PerugiAssisi diventa una Catena Umana. Una catena di costruttori di pace
lungo tutta la strada che unisce
Perugia ad Assisi, con le persone distanziate almeno due metri ma unite dal filo che ciascuno porterà
e annoderà a quello degli altri.
Quel filo simboleggerà il nostro impegno a tessere nuovi rapporti umani
basati sulla cura reciproca e dell’ambiente.

E’ una grande sfida ma la vogliamo tentare.
Perché siamo ad un punto di svolta della storia e non possiamo lasciare che sia la paura a dettare il nostro futuro.

La PerugiAssisi è la strada della pace e della fraternità che sono le fondamenta
della nuova società e della nuova economia
che siamo impegnati a costruire: più giusta, più umana e sostenibile.

Domenica 11 ottobre ti diamo appuntamento lungo la strada che porta da Perugia ad Assisi
per riannodare i fili dell’impegno
sociale e civile, della solidarietà e della giustizia, per i diritti umani e la pace.
Contro tutti i virus che ci stanno devastando l’esistenza: competizione, indifferenza, egoismo, speculazione, mafie...
Contro l’economia che esclude e uccide, contro il cambiamento climatico, contro tutte le violazioni dei diritti umani,
contro tutte le guerre, comprese quelle finanziarie e commerciali, contro la nuova corsa al riarmo e i traffici delle armi.


Flavio Lotti
Comitato promotore Marcia PerugiAssisi

Perugia, 3 settembre 2020

Invia la tua adesione al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi
, via della viola 1 (06122) Perugia -

Tel. 075/5737266 - 335.6590356 - fax 075/5721234 - email adesioni@perlapace.it -
www.perlapace.it - www.perugiassisi.org

L’economia mondiale sta diventando sempre più ingiusta e insostenibile: uccide più delle bombe,
semina guerre e tensioni, alimenta la povertà, la disoccupazione e l’esclusione sociale.
Con queste parole, il 12 ottobre 1997, più di centomila persone marciarono da Perugia ad Assisi
invocando “un’economia di giustizia”. Da allora molte cose sono peggiorate.

La crescita vertiginosa delle disuguaglianze e delle ingiustizie è diventata la prima e più grave minaccia
alla pace nel mondo.
Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico che ci sta investendo sono le conseguenze
più evidenti di questo disastro planetario.
Dopo cinque decenni di negoziati e accordi, una nuova, spaventosa corsa al riarmo nucleare
 sta minacciando l’annientamento della vita sulla terra.

Un’altra economia è necessaria e urgente. Un’economia di pace e fraternità, fondata sul disarmo e la sostenibilità.
Per costruirla serve una mobilitazione straordinaria che contribuisca a rafforzare ed estendere il lavoro
di tutti quelli che stanno cercando di percorrere
le vie del cambiamento, analizzando i problemi, avanzando proposte politiche, realizzando esperienze
di economia civile, circolare, sostenibile,
sociale e solidale, di comunione, del bene comune, della conoscenza aperta.


1° GENNAIO 2020 - 53^ GIORNATA DELLA PACE



Nel pomeriggio del 1° gennaio a Faenza si terrà la tradizionale marcia della Pace che partirà da S. Marco (piazza Verdi) alle 15.45.
Martedì 31 dicembre: cenone di Capodanno presso il Seminario Vescovile Pio XII, Via degli Insorti, 5-7
ore 20,30 organizzato dalla Caritas

Prenotazioni entro venerdì 27 dicembre telefonando al 0546 680061



INIZIATIVE ANTIRAZZISTE E MULTICULTURALI A FAENZA

Overall - Faenza Multiculturale

La Rete di Associazioni e Cittadini a difesa dei diritti umani, dell'ambiente e della pace, dopo le importanti iniziative promosse congiuntamente,

già a partire dalla fine dell'anno scorso e proseguite quest'anno, ha deciso di continuare la collaborazione, definendo una struttura e un nome:
Overall - Faenza multiculturale.

"Overall - Faenza multiculturale è una rete apartitica e aconfessionale di associazioni, organizzazioni, enti e cittadini,
costituita per promuovere il rispetto dei diritti umani, dell'ambiente e la cultura della pace.
E' impegnata a contribuire a costruire una società accogliente, che rifiuta l'odio ed ogni forma di discriminazione, per una maggior tutela degli ultimi.

E'aperta a chiunque condivida e sostenga i valori che l'hanno generata"



.
Raccolta fondi per l’Annuario Mil€x, che monitora la spesa militare in Italia


MESSA AL BANDO DELLE ARMI NUCLEARI


Il 27 ottobre 2016 le Nazioni Unite hanno votato a larga maggioranza di avviare a marzo 2017 i negoziati, che proseguiranno a giugno e luglio,
per iniziare un percorso che porti alla messa al bando delle armi nucleari.

L'Italia ha inspiegabilmente votato no
il 23 dicembre 2016 ha dapprima votato si e poi ha detto che si era sbagliata

ITALIA, RIPENSACI!


Scopriamo come nacque la nostra Costituzione


PACIFISTA DELL'ANNO
La testimonianza del sindaco di Messina Accorinti


Ecco il testo letto da Accorinti durante la cerimonia del 4 Novembre:

"Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte - ha dichiarato il sindaco Accorinti nel corso del suo intervento, rivolgendo anche un appello ai sindaci
di tutti i comuni italiani - e si colmino i granai, fonte di vita. Il monito che lanciava Sandro Pertini sembra ancora ad oggi cadere nel vuoto.
Nulla da allora è cambiato. L'Italia, paese che per la Costituzione <ripudia> la guerra, continua a finanziare la corsa agli armamenti
ed a sottrarre drasticamente preziose e necessarie risorse per le spese sociali, la scuola, i beni culturali, la sicurezza.
Il rapporto 2013 dell'Archivio Disarmo
su <la spesa militare in Italia> documenta come l'Italia abbia speso per l'anno 2013, e spenderà per il 2014 e il 2015, oltre 20 miliardi di euro
per il comparto militare (oltre un ulteriore miliardo per le missioni internazionali) a fronte di una drammatica crescita della povertà sociale. Nel 2013
l'lSTAT ha pubblicato il suo più drammatico <Rapporto sulla povertà> nel nostro Paese. Gli italiani, che vivono al di sotto della linea di povertà
sono ormai 9 milioni 563 mila, pari al 15,8 % della popolazione. Di essi 4 milioni 814 mila (ossia 1'8%) sopravvivono in condizioni di povertà
assoluta, cioè impossibilitati ad acquisire i beni di prima necessità. In questo drammatico quadro nazionale la Sicilia diventa emblema di questa
progressiva campagna di militarizzazione italiana. La nostra isola - ha proseguito Accorinti - rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo:
una base dalla quale fare partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari (MUOS) i paesi stranieri.
Anche l'arrivo dei flussi migratori è vissuto come un <problema di ordine pubblico> da affrontare con le forze armate,
da circoscrivere in ghetti, lontani dagli sguardi della popolazione
italiana, dove non sempre sono garantiti diritti e giustizia. Non si può rimuovere dalla memoria collettiva, quasi esorcizzando, un secolo di lotte
del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale. Questa Amministrazione appoggia quelle lotte e quegli ideali. Questa
Amministrazione dice <Si> al disarmo. Questa Amministrazione, fedele alla Costituzione Italiana, dichiara il proprio <No a tutte le guerre> e difende il

diritto di emigrare, ribadendo il massimo impegno nella ricerca di soluzioni di accoglienza idonee
per i fratelli migranti giunti di recente a Messina. Messina
e
la Sicilia - ha concluso il sindaco - da sempre hanno avuto una grande opportunità in quanto crocevia di diverse culture e religioni; le diversità
arricchiscono tutti e oggi vogliamo rilanciare un processo di pace dalla nostra terra e dal nostro mare per l'umanità".


OBIETTORI DI COSCIENZA

Bradley Manning (a sinistra) ha rivelato il video di un attacco da elicottero in Iraq su persone disarmate, tra le quali due giornalisti Reuters.

Edward Snowden (a destra) ha reso pubblici i documenti che mostrano come la National Security Agnecy (NSA)
abbia spiato i registri relativi alle telefonate di milioni di americani (in particolare quelli che usano Verizon)
e le attività in rete di centinaia di milioni di stranieri attraverso PRISM


WIKILEAKS, DOSSIER ANCHE SULL'ITALIA

Dopo la diretta video OnLine sul caso più clamoroso dell’anno, con Julian Assange che relazionava sui 92 mila i documenti segreti
del Pentagono sulla guerra in Afghanistan dal gennaio 2004 al dicembre 2009 che sono stati pubblicati in Rete, oggi nuovo round da Wikileaks.
Tocca all’Italia nei documenti segreti, dove viene svelato che nel 2007 l’Italia promise rinforzi in Afghanistan. Dalle tensioni sul caso Calipari,
al grande gelo Bush-Prodi. Tutto nei rapporti riservati divulgati sul sito…


GUERRA INFINITA

In Africa il colonialismo non è mai realmente finito: è un continente troppo ricco di minerali per essere lasciato libero. Cina, Francia, Usa…
se lo contendono più o meno apertamente.

Il Mali non fa eccezione. Il suo sottosuolo è ricco di oro, bauxite (il minerale dell’alluminio) e soprattutto uranio. Appare curioso che il presidente ad interim
del Mali, la cui legittimità è nulla poiché è salito al potere in seguito al colpo di stato del 22 marzo 2012, abbia chiesto ufficialmente l’aiuto
dei francesi, notoriamente interessati all’uranio per le proprie centrali e industrie nucleari.

I francesi dichiarano di essere intervenuti “per la democrazia”. Il pretesto non è originale e come nel passato è palesemente falso.
Tutto il sistema economico mondiale si basa sull’energia e sui minerali strategici e tutte le guerre sono combattute per averne il controllo.

Il metodo usato è altrettanto vecchio e chiaramente controproducente: le bombe che dovevano debellare una volta per tutte il terrorismo,
lo hanno invece alimentato e diffuso come un cancro. Sistema oltremodo criminale che colpisce in maniera indiscriminata la popolazione
e che alimenta il lucroso mercato delle armi.

Il governo italiano, dimissionario e sempre alla ricerca di soldi. offre immediatamente un costoso supporto per questo tipo di intervento
senza neanche consultare il Parlamento ormai sciolto.

L’Onu e la nostra Costituzione sono ancora una volta umiliati.

COMITATO SPONTANEO PER LA PACE di Faenza


LE BOMBE ATOMICHE IN ITALIA
Secondo una stima al ribasso, citata nel rapporto"U.S. non-strategic nuclear weapons in Europe: a fundamental Nato debate",
presentato in questo fine ottobre da un comitato dell'Assemblea parlamentare della Nato., sarebbero 70-90 in Italia
(ad Aviano e Ghedi-Torre). Secondo altre stime, almeno il doppio. Sono bombe B-61 in diverse versioni,
la cui potenza va da 45 a 170 kiloton (13 volte maggiore della bomba di Hiroshima).




Sono stati resi noti i nomi delle ditte chiamate a costruire la nuova base militare Usa a Vicenza:
Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC) di Bologna
e Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) di Ravenna
VERGOGNA!!

La Sanità, la Scuola, l'Assistenza Sociale ringraziano per aver aumentato le spese militari del nostro paese
(8° posto al mondo per ammontare e 6° come spesa procapite).


NO DALMOLIN
DOSSIER
Vicenza 12-5-2009


  545 persone hanno firmato, davanti al notaio, l'acquisto collettivo del terreno che ospita il Presidio Permanente No Dal Molin dove,
secondo i progettisti della base statunitense, dovrebbe essere realizzato l'ingresso nord dell'installazione militare.
"Mettiamo radici al Dal Molin" è il nome della campagna con la quale tanti cittadini che si oppongono alla base militare
hanno sottoscritto una quota di 100 euro per l'acquisto dell'area. Il movimento No Dal Molin dà stabilità alla propria opposizione e,
soprattutto, mette un granello di sabbia nei meccanismi della militarizzazione: il terreno acquistato, infatti, dovrà essere espropriato
per realizzare l'ingresso della base. Acquistando il terreno in questo modo l'esproprio non potrà essere concluso prima di 10 anni...


Italia: esportare armi per abbattere i costi, cambiando la legge


I COMUNI DI FAENZA E l'UNIONE DELLA ROMAGNA FAENTINA PRIVILEGIANO LE BANCHE NON ARMATE
clausola etica gara di tesoreria

L'elenco delle banche non armate è un dato ufficiale desunto dall'annuale relazione della Presidenza del Consiglio
prevista dall'art. 5 della legge 185/90 sul commercio delle armi che dovrebbe essere presentata alle Camere ogni anno entro il 30 aprile.
L'ultimo dato disponibile, relativo al 2022 è attualmente pubblicato sul sito del Senato della Repubblica (doc. LXVII, n. 1 - volume II pp 17-19)
dati e analisi sull'argomento sono disponibili sul sito della campagna di pressione "Banche Armate"

.

ANCHE IL COMUNE DI RAVENNA PRIVILEGIA LE BANCHE NON ARMATE


Statuto


5 per mille
Relazione dettagliata utilizzo nel 2018
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2018

Relazione dettagliata utilizzo nel 2019
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2019

Relazione dettagliata utilizzo nel 2020
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2020

Relazione dettagliata utilizzo nel 2021
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2021

Relazione dettagliata utilizzo nel 2022
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2022

Relazione dettagliata utilizzo nel 2023
Finanziamenti pubblici percepiti nel 2023


LA PIU GRANDE
OBIEZIONE DI COSCIENZA
DELLA STORIA




La guerra è solo una inutile strage


CAMPAGNE


"In nome del petrolio - la verità scomoda"

"In nome del petrolio - la verità scomoda": è il titolo dell'inchiesta di Rainews24 sulla missione italiana in Iraq. Nel reportage è stato mostrato un dossier del governo, redatto sei mesi prima della guerra in Iraq, nel quale già si indicava Nassiriya come località strategica per l'Italia, rispetto ai nostri interessi petroliferi. Foto, filmati e testimonianze sull'attività del contingente italiano dimostrano come il motivo principale della nostra presenza a Nassiriya sia la protezione di oleodotti e raffinerie, in una zona ricchissima di giacimenti.

In nome del Petrolio 1^ parte

In nome del Petrolio2^ parte

paesi che si sono ritirati dall'Iraq

osservatorio Iraq


  documentazione:
lettera dei 138 saggi musulmani
dichiarazione finale 1° Forum cristiano islamico


link amici
CENTRO PACE FORLI'


PROGETTO PANDORA TV


STORICO INIZIATIVE:

RECITAL
FINI E S.FRANCESCO
UN MURO NON BASTA
BAMBINA PICCHIATA DAL BABBO A FAENZA


   
 

Il Centro di Documentazione "don Tonino Bello" è una biblioteca, emeroteca, videoteca e ludoteca
specializzata nella raccolta (da privati e da associazioni che ne rimangono comunque proprietari) di libri, riviste, documenti, giochi e audiovisivi inerenti agli argomenti della pace, del volontariato, dell'emarginazione, dell'ecologia e dell'educazione alla mondialità.


UNA NAZIONE SENZA MEMORIA

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina, ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici, ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.” Dalla Relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso Americano sugli IMMIGRATI ITALIANI, Ottobre 1919.

La relazione così prosegue: “Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”.